Gli Tsachila sono un gruppo etnico fomrato da circa 3000 individui, che vivono nei pressi della città di Santo Domingo de los Colorados, tra le ande e la costa. La città si chiama “de los Colorados” per l'usanza di questi indigeni di tingersi i capelli di rosso, utilizzando i semi dell'achote (Bixa orellana). Parlano il Safiki, e molte donne portano ancora le gonne tradizionali, nonostante da secoli vivano a stretto contatto con i coloni ispanici.
Qui la foresta è caratterizzata da selva secondaria, il “bosque nublado”, all'interno della quale si possono ancora trovare molte piante di caffè, canna da zucchero, caucciù, banane, residuo delle antiche piantaggioni.
Lo sciamanesimo qui è basato su un sincretismo tra aspetti tipici delle cerimonie ayahuasquere e il cattolicesimo, tanto che tutte le divinità o spiriti locali hanno lasciato il posto a santi cristiani nelle invocazioni che fanno durante le cerimonie. Praticano molte limpie, pulizie dalle cattive energie, tramite l'uso di acque aromatizzate, alcol, fuoco, tabacco. Ai pazienti leggono il futuro tramite sogni premonitori e l'osservazione della fiamma di una candela. Inoltre leggerebbero il futuro anche guardando l'evolversi delle forme assunte dal fumo di sigaretta.
Le malattie vengono divise in calde e fredde. Nella prognosi è fondamentale l'osservazione delle urine al mattino, più scure in caso di infiammazioni interne. In un sistema allopatico, usano piante calde per curare malattie fredde, e viceversa piante fredde per curare malattie calde. Ad esempio la “mamafuana”(Adenostemma platyphyllum), pianta fredda, si usa per curare coliche, indigestioni, febbre esterna e emicrania, che sono malattie calde.
Non penso si possa parlare di veri sciamani tra gli tsachila, più che altro è vivo l'uso dell'ayahuasca, ma per il resto la conoscenza delle piante è comune ai curanderos e le altre pratiche cerimoniali sono piene di superstizioni cattolico-ispaniche. In alcune cose, come la pretesa di leggere il futuro, non si discostano molto dal ruolo svolto in Europa dalle cartomanti.
Un problema riscontrato il loco è la totale mancanza di raccolta dei rifiuti o di alcun tipo di riciclo degli stessi. La spazzatura, anche batterie e lampadine al mercurio, vengono tranquillamente tirate fuori casa nella speranza che le foglie e la materia organica della selva le nasconda alla vista, senza rendersi ben conto dei gravi problemi di salute ai quali possono esporli questa pratica.
Anche l'alcolismo è abbastanza diffuso, tanto che in una riunione di curanderos alla quale presenziai, si decise di redarre il primo albo dei guaritori, onde escludere dalla pratica coloro che avessero problemi con le bevande spiritose.
L'ayahuasca viene preparata usando due tipi di
Banisteriopsis caapi, le quali danno tipi differenti di allucinazioni. Io assunsi la forma gigante, molto comune, e ne curai la preparazione con Alfonso Aguavil. Non si usano piante sinergiche come la
Psychotria spp, ma la
Ilex guayusa, che non ha effetti allucinogeni, ma servirebbe a proteggere lo stomaco (cosa che in amazzonia gli Shuar hanno considerato un grave errore in quanto accentuerebbe le proprietà emetiche dell'ayahuasca). Assunsi tre dosi della bevanda in una settimana, culminando nell'ultima cerimonia nella quale, oltre ad allucinazioni con note simili all'ubriacatura da alcool, passai tutta la notte vomitando e evacuando, liberando il corpo da parassiti interni che nemmeno sapevo di avere. L'ayahuasca è una medicina molto potente e anche pericolosa, per le sue sostanze MAO-A inibitrici è necessario seguire una dieta povera in triptammina seguita preferibilmente da un digiuno totale. Il non seguire questa pratica può provocare un assorbimento eccessivo di triptammina e un innalzamento anche mortale della pressione sanguigna.
Tra i gruppi indigeni che ho visitato i "colorados "sono i meglio inseriti nella società moderna ecuadoreña, tanto che danno persino lavoro a peruviani e colombiani immigrati, hanno allevamenti di polli e coltivazioni estese di ananas, yucca, papaya e altra frutta che viene in buona parte esportata negli Stati Uniti.
Gli Tsachila e la famiglia di Alfonso e Clemencia Aguavil che mi ospitarono sono persone molto buone e disponibili, spero che con il tempo riescano a risolvere questi problemi che ho esposto, e riescano a recuperare le loro tradizioni.
Jacopo Simonetto
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